NELLO SCINTILLIO DELLA PAROLA - FRANCESCA INNOCENZI
Intervista a Francesca Innocenzi
A cura di Floriana Porta
1) Che ruolo ha il poeta
oggi?
Il
poeta è da sempre colui che risponde alla chiamata per la discesa agli Inferi.
Un viaggio non indolore, in cui si riceve il dono di una più elevata
consapevolezza attraverso la sovrapposizione dei piani temporali: il sapere del
passato interseca il sapere del presente e del futuro. Riaffiorato alla luce,
quindi, il poeta, come Prometeo, fa dono agli altri uomini del fuoco di questa
conoscenza speciale, nello scintillio di parole dalla valenza profetica, perché
scaturite dal contatto con l’essenza delle cose.
Il
poeta, poi, incarna anche un atto di resistenza nei confronti dell’ordinario,
nella misura in cui la poesia risulta essere attività improduttiva e
irriducibile alla logica dell’utile.
2) Di che materia è fatta
la poesia?
La poesia è il frutto di
un raffinato labor limae, di una trasformazione alchemica che si compie
maneggiando sinergicamente e con sapienza quegli strumenti grazie ai quali il
verso viene all’esistenza: la ricerca sul lessico, sulla sintassi, sul suono, e
sulle interrelazioni tra questi piani complementari. L’esito è una materia
impalpabile e concreta al contempo, viva, dinamica e rifrangente: il poeta vi
si specchia per carpire frammenti di sé, nell’oggi e nel domani. E se anche chi
legge sa riconoscersi e ritrovarsi, l’esperimento può dirsi riuscito.
3) Se potesse parlare con
uno dei grandi poeti scomparsi chi sceglierebbe?
I/le poeti/e del passato
con cui mi piacerebbe parlare sono molti/e. Tra tutti, sceglierei Baudelaire,
l’autore dei Fiori del male. Sarebbe interessante dialogare con lui
riflettendo sul senso del simbolo, tanto imprescindibile per la comprensione
del reale quanto marginale a motivo dell’artificio, del profano dilaganti; e
sul ruolo del poeta albatros, una metafora densa di significati ancora
oggi.
FRANCESCA INNOCENZI
Francesca
Innocenzi è nata a Jesi (Ancona). Di formazione antichista, è autrice di
poesia, prosa e saggi. Nel 2023 è uscita in Romania la sua plaquette bilingue Halou
de toamnǎ/ Alone d’autunno per Edizioni Cosmopoli di Bacǎu; nel 2024, in
Colombia, Formulario para la presencia (Ediciones Letra Dorada).
Per Edizioni Progetto
Cultura ha diretto una collana di poeti esordienti, «La scatola delle parole»,
tra il 2007 e il 2012, e curato alcune pubblicazioni antologiche, tra cui Versi
dal silenzio. La poesia dei Rom (2007); L’identità
sommersa. Antologia di poeti Rom (2010); Il rifugio dell’aria.
Poeti delle Marche (2010). È redattrice del trimestrale di poesia
«Il Mangiaparole», della rivista online «Poesia del nostro tempo» e collabora
con vari blog letterari con recensioni e articoli sulla letteratura e sulla
mitologia greco-romana e sulla poesia contemporanea. Ha ideato e diretto il
Premio di poesia Paesaggio interiore e attualmente è direttrice artistica
dell’omonimo Festival.