COME SE FOSSI UNA SPUGNA PERENNE - FRANCESCO CAMPAGNA

Intervista a Francesco Campagna

A cura di Floriana Porta



1) Le tue poesie esplorano spesso il tema del dolore. Come descriveresti la tua visione della sofferenza e in che modo essa si riflette nei tuoi versi?

La tematica del dolore è con estrema probabilità la più affrontata dalle mie poesie, sin da quando ho impugnato la penna per la prima volta con lo scopo di comporre. Purtroppo e/o per fortuna, ho una visione estremamente pessimistica del mondo e i miei componimenti lirici rappresentano totalmente il mio pensiero. Inevitabilmente mi sono autocondannato ad essere nichilista e a vivere come se fossi una spugna perenne. Assorbo il dolore del mondo per renderlo mio e successivamente lo tramuto in poesia. La malinconia è allo stesso tempo la mia forma mentis e il mio modus operandi, senza alcuno sforzo, né mentale né fisico. La sofferenza degli invisibili e dei reietti, il disagio esistenziale che travolge ogni animo umano, le problematiche sociali e generazionali si mescolano, a volte brutalmente altre in maniera più elegante, con le mie riflessioni e il mio io poetico. Credo fermamente che l'essere umano sia destinato alla sofferenza. Dobbiamo soltanto capire quanto sia importante apprezzare i nostri pochi istanti inebriati dalla felicità.


2) La poesia per te è un modo di elaborare queste ferite, queste crepe nell'animo?

La poesia è uno strumento determinante per la mia esistenza. Non riuscirei ad immaginare la mia vita senza la possibilità di comporre versi. La scrittura per me è un appagamento, ma al tempo stesso una dannazione. La gratificazione raggiunta quando si mette nero su bianco ogni intuizione personale è ineguagliabile. Al tempo stesso, però, ho imparato col tempo che la poesia non può fermarsi alla singola ispirazione. Ogni mio componimento poetico è una meticolosa ricerca, una stratificazione continua di pensieri ed esperienze, di versi cancellati e riassemblati, di parole modificate. Non nascondo che alcune poesie appartenenti alla raccolta poetica "Naufragare" abbiano avuto una gestazione pluriennale. Cerco di dare forma ad ogni tematica affrontata o ad ogni emozione provata. Elaboro ferite, affronto me stesso, scavo dentro me stesso, scopro nuove versioni di me. In ogni caso, la parola poetica per me non può essere semplice e immediata. Deve avere un suono, un colore, un odore, un ritmo ben preciso. E la mia condanna furente vive proprio nella ricerca costante di una perfezione che, ahimè, non potrà arrivare mai.


3) Chi sono i poeti o le poetesse che ti hanno maggiormente influenzato?

Nel corso degli anni dedicati alla lettura spasmodica di poesie appartenenti a numerosi autori italiani e stranieri, ho avuto la possibilità di interfacciarmi con clamorosi autori e straordinarie autrici che hanno lasciato dentro di me tracce indelebili. Come facilmente intuibile dal titolo della mia ultima silloge, la figura di Giacomo Leopardi è stata fondamentale per la mia formazione. Un gigante della letteratura (e direi anche della filosofia) ottocentesca. Ma non posso far altro che menzionare Baudelaire, Rimbaud, Ungaretti e Montale. Immensi poeti che hanno influenzato profondamente il mio essere poeta. Chiunque legga la mia opera pubblicata a novembre 2024 con Bertoni editore capirà effettivamente quanto di questi grandiosi intelletuali sia presente nei miei versi, quanto mi abbiano condizionato e influenzato. Nonostante ciò, però, non sono soltanto colui che affronta i disagi universali, bensì mi presento come un autore del nostro secolo, un cantore delle problematiche e delle emozioni assolutamente riconducibili a questo periodo problematico e critico. Sono un testimone che si ribella alla condizione piatta della nostra esistenza, un osservatore che condanna dinamiche socio-culturali che potranno condizionare negativamente il nostro presente e il nostro futuro.


FRANCESCO CAMPAGNA

Francesco Campagna è un giovane docente siciliano che ha insegnato a Milano per cinque anni scolastici e oggi insegna in provincia di Roma. Ha pubblicato due raccolte poetiche con la casa editrice messinese Edas nel 2013 e 2014, rispettivamente “Sospiri e pensieri” e “Petali di vita”. Nel tempo libero, oltre a dedicarsi alla lettura e alla scrittura, è molto attivo sui social network con attività di promozione culturale, sia con i profili personali che con il progetto corale “I Librofili”, di cui è ideatore e uno dei membri fondatori. Alcune sue poesie e alcuni suoi brevi racconti sono presenti nelle seguenti antologie: “Una poesia al giorno” (Affiori, novembre 2023), “Cartoline estive, volume II” (Affiori, giugno 2024), “Una storia al giorno, volume II” (Affiori, ottobre 2024) e “Una poesia al giorno, volume II” (Affiori, ottobre 2024). A novembre 2024 ha pubblicato con Bertoni editore una nuova silloge, intitolata "Naufragare".


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