LA PAROLA POETICA È UN PONTE TRA NOI STESSI E IL MONDO ESTERNO
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Intervista a Camilla Ziglia A cura di Floriana Porta 1) La parola è spesso un filtro tra noi stessi e il mondo esterno? La scelta lessicale può essere un filtro culturale o ideologico, ma la parola, soprattutto la parola poetica, è un ponte tra noi stessi e il mondo esterno, inoltre è socraticamente generante nel logos. 2) È la luce o l'ombra in eterno contrasto col mondo? Luce ed ombra contrastano fra loro o, meglio, contrastano i concetti di presenza-assenza delle medesime particelle fotoniche; non contrastano con il mondo perché esso contempera l’una e l’altra. Hanno una carica simbolica antica e potente, non certo scontata: riguardano entrambe sia la vita sia la morte, sia il mondo fisico sia il metafisico. 3) Cosa ci hanno tramandato i poeti antichi? Qual è il legame che ci unisce? Dai poeti antichi prendiamo la misura di cosa sia cambiato nel nostro sentire attraverso i diversi sistemi epistemologici che hanno caratterizzato luoghi o epoche e cosa sia rimasto di tipicamente