LA SACRALITÀ DELLA NATURA E DELLA POESIA

Intervista a Davide Rondoni

A cura di Floriana Porta




1) La poesia è congelata in un eterno presente o in essa tutto si espande, si amplifica?

La poesia segue la vita delle persone, autori e lettori, e dunque la amplifica nel senso che ne mostra la reale ampiezza e profondità.

 

2) “Il bene è l’unica fonte del sacro” scrisse Simone Weil. In che modo la sua poesia si lega alla dimensione religiosa e divina?

La poesia è un’arte umana, e l’umano è sempre legato al senso religioso e al senso del sacro, perché essi coincidono con la tensione suprema di conoscenza che rende l’uomo tale, e con il riconoscimento che vi è un mistero che merita la nostra attenzione devozione e timore. È stato così in tutte le epoche e civiltà. Solo un frammento di storia molto ideologica che ha provato a influenzare anche l’arte ha recentemente provato a negare la dimensione religiosa dell’uomo e quindi dell’arte, in nome di un potere ideologico appunto. Penso che non solo la mia, ma che tutta la migliore poesia italiana attuale – in vario modo e secondo tante flessioni diverse – sia legata a una dimensione del sacro e del religioso. Del resto, basta leggere i nostri padri: Montale, Ungaretti, Luzi, Caproni.

 

3) Il mistero e lo splendore della Natura che ruolo hanno nella sua poetica?

Sono ispirazione e motivo di indagine infinita. Sono ferita e invito. Sono commozione e sgomento. Un segno sempre da inseguire.


DAVIDE RONDONI

Davide Rondoni (Forlì 1964) ha pubblicato diversi volumi di poesia: La natura del bastardo (Mondadori 2016), Il bar del tempo (Guanda 1999), Avrebbe amato chiunque (Guanda 2003), Compianto, vita (Marietti 2004), Apocalisse amore (Mondadori 2008), Le parole accese - per ragazzi (Rizzoli 2008), 3. Tommaso, Paolo, Michelangelo (Marietti 2009), Rimbambimenti (Raffaelli 2010), Si tira avanti solo con lo schianto (WhiteFly 2013), Cinque donne e un’onda (Ianieri 2015), con i quali ha vinto i maggiori premi di poesia in Italia. È tradotto in vari paesi del mondo in volume e rivista.

Collabora a programmi di poesia in radio e tv (Rai, Sky, tv2000, San Marino RTV) alla scrittura di film e di mostre high-tech experience e ad alcuni quotidiani come editorialista. Ha fondato il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e la rivista «clanDestino». Suoi recenti volumi di saggi sono: Che cos'è la natura? chiedetelo ai poeti (Fazi, 2022) E come il vento. L'infinito. Lo strano bacio del poeta al mondo, (Fazi 2019), Noi, il ritmo. Taccuino di un poeta per la danza (e per una danzatrice) (La nave di Teseo 2019), Il fuoco della poesia (Rizzoli 2008), Nell’arte vivendo (Marietti 2012), L’amore non è giusto (Carta Canta 2013), Contro la letteratura (Bompiani 2016), L’allodola e il fuoco. Le 50 poesie che mi hanno acceso la vita (La Nave di Teseo 2017), Salvare la poesia della vita (Edizioni Messaggero Padova 2018). Dirige la collana “I Passatori – Contrabbando di poesia” per CartaCanta e altre collane di poesia per Marietti. È autore di teatro e di traduzioni (Baudelaire, Rimbaud, Péguy, Jiménez, Shakespeare e altri). Ha partecipato a festival internazionali di poesia in molti paesi.

In narrativa ha pubblicato: I bambini nascono come le poesie (Fabbri 2006), Hermann (Rizzoli 2010), Gesù (Piemme 2013), Se tu fossi qui (San Paolo 2015, Premio Andersen ragazzi over 15), E se brucia anche il cielo (Frassinelli 2015), Il bacio di Siviglia, (San Paolo 2016) e Best della grande palude (San Paolo 2018). Ha curato alcune antologie poetiche, tiene corsi di poesia e master di traduzione e dirige "Passaggi poetici" centro per "la traduzione tra lingue linguaggi generazioni" presso Fusp - Rimini. Ha collaborato alla sceneggiatura di film e documentari. Sito web: http://daviderondoni.com


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