NEL FLUIDO MAGNETICO DELLA POESIA

 Intervista ad Antonio Spagnuolo

A cura di Floriana Porta





1) Che ruolo hanno avuto le storie che hai incontrato e amato nella tua scrittura poetica?

Molto difficile per me rispondere perché la mia storia di poeta è lunga e parte dai primi anni della mia gioventù, quando ancora studente liceale pubblicavo qualche poesia in un settimanale molto apprezzato malgrado il suo titolo “Il broccolo”. Allora la mia scrittura era influenzata in maniera determinante dalla lettura appassionata delle opere di Gabriele D’Annunzio. Eravamo negli anni '50 e ancora aleggiava l’atmosfera del dopoguerra, un’atmosfera che incalzava nei miei giorni e ispirava versi socio-politici o passivi in un alambicco alchemico. Una svolta decisiva la puoi rintracciare nel volume “Candida” edito nel 1985 nel quale la mia ricerca post ermetica viene evidenziata dal carissimo Mario Pomilio, e che mi aprì l’ingresso nei volumi di Letteratura di Asor Rosa. Ma l’ispiratrice unica e indelebile, che ha segnato tutto l’arco della mia vita, è stata mia moglie Elena. Donna delicatissima, dolce, innamorata di me, ha illuminato la maggioranza delle mie poesie, sia per la sua presenza fisica, carnale, che ha elevato al sublime l’amore, sia per la sua multiforme cultura.  

 

2) Tutto proviene da un passato vicino o lontanissimo?

Come disegnato nella risposta precedente è facile intuire che tutto proviene dal quotidiano svolgersi della mia esistenza. Io ho sempre detto che ho vissuto due vite parallele. Quella di medico e quella di poeta. Ma bisogna anche evidenziare che la professione ha determinato la presenza di molte “figure” scientifiche nella compilazione di alcune composizioni, specialmente negli anni '60 -'80. Il fulcro della scrittura degli ultimi anni è il focolare acceso in un passato piuttosto vicino, specialmente nel ricordo di Elena che mi ha lasciato improvvisamente da dieci anni.

 

3) La poesia è un viaggio attraverso la visione e la memoria. Che cosa è per te la memoria e che ruolo svolge nella tua ricerca artistica?

È facile comprendere che alla mia veneranda età la memoria è il pabulum della esistenza giornaliera. I ricordi sono come un trapano inarrestabile che attraversa le circonvoluzioni cerebrali e incide giorno dopo giorno le folgorazioni del passato. La memoria offre la possibilità di ricomporre le unità del nostro essere psichico, gli elementi di avvenimenti e di emozioni, di illusioni e di vertigini, secondo un nuovo schema di coordinamento, in un’unità metafisica che distrugge le barriere del subconscio ed offre quel fluido magnetico nato dalle forti suggestioni. Tutte le poesie dei miei tre ultimi volumi hanno il marchio infocato della memoria, e con essa il ritmo delicato del sussurro. 


ANTONIO SPAGNUOLO

È nato a Napoli il 21 luglio 1931. Ha fondato e diretto negli anni 80 la rivista “Prospettive culturali”, alla quale hanno collaborato firme autorevoli. Redattore della rivista Realtà al tempo di Aldo Capasso e Lionello Fiumi. Ha fondato e diretto la rivista “Iride”. Ha fondato e diretto la collana "L'assedio della poesia", dal 1991 al 2006. Pubblicando autori di interesse nazionale come Gilberto Finzi, Gio Ferri, Giorgio Bàrberi Squarotti, Massimo Pamio, Ettore Bonessio di Terzet, Giliano Manacorda, Alberto Cappi, Dante Maffia e altri. Presente in numerose mostre di poesia visiva nazionali e internazionali, inserito in molte antologie, collabora a periodici e riviste di varia cultura. Attualmente dirige la collana “Le parole della Sybilla” per Kairòs editore e la rassegna “Poetrydream”. Presiede il premio “L’assedio della poesia 2020”. Nel volume "Ritmi del lontano presente" Massimo Pamio prende in esame le sue opere edite tra il 1974 e il 1990. Plinio Perilli con il saggio “Come l’ombra di una nuvola sull’acqua” (Ed. Kairòs 2007) rivisita gli ultimi volumi pubblicati fra il 2001 e il 2007. Nel 2018 Elio Grasso e Bonifacio Vincenzi realizzano per lui il primo volume della collana “SUD. I poeti” edito da Macabor. Fra gli ultimi riconoscimenti Premio “Libero de Libero 2017”, Premio “Salvatore Cerino 2018”, Premio “L’arte in versi 2018”, Menzione speciale al premio “Aoros 2017”, Lauro d’oro alla carriera “Premio città di Conza 2017”- Premio “N. e C. Di Nezza” Isernia 2018, “Premio all’Eccellenza 2019”, Roma. Premio Silarus 2020, Premio speciale “Lettera d’amore 2021”, Premio speciale “Iris” 2021, Premio Emily Dickinson 2022, e Premio Eccellenza alla cultura 2022. Tradotto in francese, inglese, greco moderno, iugoslavo, spagnolo, rumeno, arabo e turco. Ha pubblicato numerosissimi volumi di poesia. Sito web: http://antonio-spagnuolo-poetry.blogspot.com

 

 



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